C’è stato un periodo della mia vita dove non c’era spazio per i discorsi impegnati o per le riflessioni profonde. Non ne sentivo alcuna attrattiva, nessun interesse.
Era un periodo spensierato, un’epoca ignorante, così come le mie serate… Non ho mai avuto così tanti amici come all’epoca…
Un giorno, lo ricordo bene, andavo ancora a scuola, entrai in classe canticchiando “Bella ciao”, l’avevo sentita quella stessa mattina alla radio. Se devo essere sincero, neanche sapevo quale fosse il suo significato… Ad ogni modo mi era rimasta in testa.
“Come sei patriottico!” mi disse una mia compagna di classe
“Molto” risposi.
Non era vero, non ero patriottico, quando ci pensavo mi veniva in mente solo la nazionale di calcio.
Col passare del tempo sono cambiato, sono cambiate le mie convinzioni, in effetti ho molto meno amici di prima…
Ora, quando ascolto “Bella ciao”, il mio pensiero va subito alla libertà e mi piace pensare alla libertà come ad una forza che muove le azioni e il pensiero di tutti, come se si trattasse dell’essenza stessa della vita.
Quest’immagine mi dona serenità e felicità.
Anche oggi canterò “Bella ciao”, tra me e me. Così come mi capita di fischiettarla per caso, in altri momenti, perché mi piace, perché è orecchiabile e soprattutto perché mi fa sentire sereno e felice.