Mi capita di riflettere sul mistero della “fortuna”. Gli antichi Greci parlavano di Tyche, della sorte che si rivela in modo inevitabile, sfuggendo al controllo dell’uomo. La fortuna era intrecciata alla necessità, ad Ananke, una delle Moire, dea del destino. Anche per i Romani la fortuna prendeva le sembianze di una dea, custode cieca della …